Vendemmie Rocca di Castagnoli

Rocca di Castagnoli

2017

La vendemmia è iniziata il 28 con lo chardonnay per il Molino delle Balze. Immediatamente dopo, si è iniziato con rosse già a fine agosto. Lo staff tecnico ha deciso di raccogliere immediatamente e precocemente gli appezzamenti più a rischio appassimento. Solo gli impianti più recenti o colpiti dai venti caldi, nelle zone più sassose. Si è preferito intervenire per preservare gli aromi di frutta rossa e contenere l’alcol potenziale. Le zona più vocate: Stielle, Poggio a’ Frati, Alberello sono state raccolte a metà settembre. In un’annata così particolare sono positivamente distinte le uve raccolte negli appezzamenti della zona Caciaie che non mostrano affatto i tratti distintivi del 2017. La scelta di raccogliere anticipatamente sembra ad oggi essere stata una scelta vincente: i vini hanno frutti rossi in abbondanza, buona acidità e tannicità. Ad eccezione di due partite, non si notano sentori di appassimento o frutta cotta o stramatura. Il sangiovese di Stielle è stato vinificato con un 40 % di uva non diraspata; nonostante l’andamento stagionale, il rapo è arrivato a maturazione perdendo la nota erbacea. Le principali selezioni di sangiovese sono state fermentate con lieviti indigeni ottenuti mediante un piccolo “pied de cuve” proveniente dai singoli appezzamenti e raccolto il giorno precedente.
La raccolta è finita il 23 settembre

2016

La raccolta è iniziata il 30 agosto con il primo appezzamento di Chardonnay. Il 12 e 13 settembre è stato raccolto il Merlot destinato al Le Pratola.
Il 20 settembre è stato raccolto il Canaiolo del Poggio a’ Frati; nei giorni successivi è iniziata la raccolta del Sangiovese a partire dagli appezzamenti più giovani. I primi sangiovesi importanti sono entrati in cantina dal 26 settembre e si sono protratti fino al 6 ottobre (Rufena il 24-25 ed il 29 settembre, Colorino il 26 settembre, Poggio a' Frati dal 28 al 30 ottobre, Castagnoli il 30 settembre e il 1 ottobre, Caciaie il 3-4 ottobre, Stielle e Alberello dal 4 al 6 ottobre). Per quanto riguarda la vinificazione del Sangiovese di Stielle abbiamo deciso di ridurre la percentuale di una non diraspata dal 40 a 30 % perché la mancanza di acqua a fine agosto non ha permesso una completa maturazione del raspo.
L’ultimo appezzamento raccolto è stato il Cabernet per il Buriano raccolto nei giorni 10 e 11 ottobre.
I vini prodotti nella zona del Chianti Classico si mostrano fin da subito morbidi ed eleganti, con una buona concentrazione fenolica senza eccedere nel contenuto alcolico. I vini hanno una buonissima acidità. L’annata 2016 è stata considerata dalla stampa come estremamente calda (addirittura superiore alla 2003), ma assaggiando i vini sembra che ciò non sia vero. L’escursione termica delle notti chiantigiane ha preservato l’acido malico; quando questo si sarà trasformato in acido lattico, i vini saranno ancora più avvolgenti e da lungo invecchiamento, se pur sembrano avere fin da subito una grande bevibilità.
Anche quest’anno le fermentazioni si sono esaurite in 10-12 giorni, mente le fasi di macerazione si sono prolungate anche fino a oltre 30 giorni per le partite migliori.

2015

La vendemmia è iniziata il 27 agosto con il primo appezzamento di chardonnay. Visto l’andamento stagionale, abbiamo preferito anticipare quanto più possibile per avere una gradazione alcolica contenuta e per preservare al massimo gli aromi varietali. Il primo vigneto raccolto è stato il Merlot delle Pratola il 2 settembre. La vendemmia del Sangiovese è iniziata con lunedì 7 settembre con i nuovi impianti per concludersi il 25 settembre. In particolare il vigneto Stielle è stato raccolto nei giorni 8, 9 e 10, Alberello nei giorni 9 e 10. Il Canaiolo ed il Colorino sono stati raccolti l’11 ed il 12 settembre. I vigneti di Poggio a’ Frati sono stati raccolti dal 19 al 22; il pugnitello (prima produzione) è stato raccolto il 23 settembre.
Per quanto riguarda Stielle, abbiamo ridotto la percentuale di uva NON diraspata al 25 % a causa della non completa lignificazione del raspo. Temevamo che un raspo non completamente lignificato, a causa dell’anticipo della raccolta, apportasse al vino tannini amari o comunque astringenti. Abbiamo deciso di selezionare attentamente ed ulteriormente ogni singolo grappolo di uva da NON diraspare.

2014

La vendemmia a Rocca di Castagnoli è iniziata l’8 settembre con il primo appezzamento di chardonnay. Le prime uve rosse (Merlot delle Pratola) sono entrate in cantina il 17. Nella settimana successiva è iniziate la raccolta del Sangiovese, prima per il Chianti Classico base e successivamente per le selezioni. In particolare, il 30 settembre è stato raccolto il Sangiovese di Stielle ed i giorni successivi la vigna allevata ad alberello. Nonostante l’andamento stagionale e l’orografia dei vigneti di castagnoli, la vendemmia è stata tutto sommato omogenea e tutto gli appezzamenti hanno prodotto uve di ottimo livello qualitativo. Tutte le partite hanno gradazioni alcoliche superiori ai 13 gradi, elevata mineralità e sapidità. La vinificazione è stata condotta quasi esclusivamente con lieviti autoctoni ed è stato implementato il numero delle vasche vinificate senza l’ausilio della solforosa. Nessuna vasca è stata ancora svinata.

2013

L’andamento stagionale è stato tutto sommato nella norma, anche se non sono mancate delle ondate di caldo estivo e qualche fronte piovoso ad inizio settembre.
Ciò ha fatto definire la 2013 come un’annata “a macchia di leopardo” con delle zone con uve perfette ma anche zone con difficoltà nella maturità fenolica delle uve. In questa situazione, più penalizzate sono state le zone
Più alte del chianti classico e la zona senese in particolare. Rocca di Castagnoli non è stata l’eccezione. Ma a differenza del 2013, tutti i vini sono stati regolarmente prodotti anche se per le selezioni si è continuato il taglio delle quantità. In quest’annata si è visto la differenza tra gli Appezzamenti particolarmente vocati dell’azienda (Stielle e Poggio a’ Frati) rispetto alle altre zone.

2012

L’annata 2012 è per noi la più complicata degli ultimi anni. Dovremmo ritornare alla 2002 per trovare un’annata altrettanto complicata. L’inverno è stato mite e molto piovoso. Le piogge sono continuate nella primavera e nell’estate. E’ stata una vendemmia particolarmente difficile per le continue interruzioni dovute alle piogge. Le maturazioni fenoliche sono state problematiche. Ogni appezzamento è stato raccolto selezionando ogni singolo grappolo e facendo più vendemmie sullo stesso appezzamento. L’azienda ha pertanto deciso di non uscire con le Gran Selezioni. Mentre i vitigni internazionali, per la loro adattabilità a tutti i climi e terreni, hanno consentito a Rocca di Castagnoli di uscire regolarmente con i vini Le Pratola e Buriano. Le riserve di Chianti Classico sono state prodotte, ma per mantenere elevato standard qualitativo, si sono ridotte notevolmente le quantità di circa un 50 %.

2011

L’annata 2011 non può non essere considerata come una delle migliori annate del secolo assieme alla 2001.
Perfetta da un punto di vista climatico con freddo nella prima parte dell’anno ed abbondanti piogge primaverili. L’estate è stata abbastanza calda e povera di piogge; i temporali sono stati occasionali ma in grado di rifornire la pianta senza farla arrivare allo stress idrico. La vendemmia è stata anticipata: per pochi giorni non sì è abbattuto il record della 2013. Lo chardonnay è stato raccolto il 27 agosto. Anche la Raccolta delle uve rosse è stata anticipata alla prima decade di settembre con il merlot e immediatamente dopo con i sangiovesi. Un’annata con maturazioni fenoliche di tutto riguardo senza l’eccesso di un accumulo zuccherino molto elevato tipico delle annate calde e siccitose. L’escursione termica notte-giorno di Castagnoli ha permesso di mantenere inalterata la componente aromatica con un frutto bel evidente e caratteristico dei vini chiantigiani d’altura. E’ questa la differenza sostanziale con l’annata 2003 dove la componente aromatica fu compromessa dal caldo anomalo perdurato da maggio a settembre. Sono quindi vini da bere immediatamente ma anche da lunghissimo imbottigliamento. Tutti i vini sono stati regolarmente prodotti.