Chardonnay, vitigno

Chardonnay

Lo Chardonnay è un vitigno a bacca bianca originario della Borgogna ma oggi coltivato in tutto il mondo, sia per la produzione di vini bianchi fermi che, soprattutto per quella di spumanti metodo classico. Deve la sua diffusione sia alla sua capacità di adattarsi bene ad ogni terroir, sia alla vigoria che consente produzioni abbondanti.

Annoverato tra i cosiddetti "vitigni internazionali", appunto per la sua diffusione globale, è famoso per i grandi bianchi fermi di Borgogna ma soprattutto per essere uno dei grandi vitigni con cui si producono gli spumanti metodo classico, primo fra tutti lo Champagne.

Storia

Le origini del vitigno Chardonnay, il cui nome deriva dall'omonimo paese nel Mâconnais (sud della Borgogna), sono come spesso accade per molti vitigni incerte. Una tradizione lo vuole come vitigno di origine mediorientale, un'altra lo vede invece originario della regione balcanica. Ad ogni modo le informazioni storiche più certe lo attestano fin dal Medioevo in Borgogna, dove passando per la cura dei monaci cistercensi dell'Abbazia di Pontigny, è arrivato fino a noi diffondendosi pressoché ovunque nel mondo.

Caratteristiche del vitigno Chardonnay

Oltre che per l’alto livello di produzione, lo Chardonnay è un vitigno apprezzato per l’elevata acidità, caratteristica per la quale viene utilizzato per produrre soprattutto spumanti da metodo classico. Lo Chardonnay possiede inoltre una buona gradazione alcolica, che accompagnata all’acidità spinta, lo rendono adatto a lunghi affinamenti anche in barrique, dove la struttura già non esile viene ulteriormente ampliata.

Il colore tipico dello Chardonnay è un giallo paglierino, che guadagna intensità sia con l’affinamento che nelle espressioni più “calde” che si producono nel sud Italia. Al naso spiccano delicate note di frutta gialla tropicale, ananas in primis. In bocca è elegante ed equilibrato.

Vini da Chardonnay

Lo Chardonnay è il vitigno con cui si producono nel sud della Borgogna i più grandi vini bianchi fermi del mondo, ma deve forse ancora di più la sua fama alla produzione di Champagne, di cui è uno dei vitigni ammessi assieme al Pinot noir, al Pinot Meunier - entrambi a bacca rossa - e altri vitigni minori.

Anche in Italia la produzione è molto diffusa dal nord al sud, con produzioni che raggiungono anche ottimi livelli di qualità. In Italia i bianchi fermi da Chardonnay si producono soprattutto al nord, in Toscana, in Umbria e in Sicilia.

Negli spumanti da metodo classico si trova l’altra grande espressione di questo straordinario vitigno. Quando si dice Champagne non si può non pensare ai grandi Cru della Côte des Blancs, dove lo Chardonnay sviluppa la sua grande acidità arricchendosi di note minerali in un suolo a prevalenza gessoso.

Ma anche in Italia grandi spumanti metodo classico da Chardonnay non mancano. Le zone più vocate sono indubbiamente quelle che ricadono sotto le denominazioni di Franciacorta DOCG, Trento DOC e Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, dove il vitigno viene, assemblato con Pinot nero e Pinot bianco.

Anche in Toscana tuttavia, come in altre regioni italiane, da qualche anno si contano produzioni di ottimo livello da Chardonnay, sia nella versione fermo che in quella spumante metodo classico.

Abbinamenti Chardonnay e cibo

Per quanto riguarda gli abbinamenti ideali con lo Chardonnay, si può dire intanto che la spiccata acidità che lo contraddistingue lo rende perfetto per accompagnare pietanze con una buona componente grassa. È ottimo con formaggi poco stagionati, molluschi, pesci grassi e saporiti come il salmone.

Questo vale indubbiamente per i vini più giovani e semplici, ma se si ha fra le mani un vino che ha fatto affinamento in legno, alla maggiore struttura e intensità olfattiva e gustativa vanno accompagnati piatti più importanti come lasagne e risotti con funghi e verdure, carni bianche e pesce al forno.